Portocannone 18/10/2025 Visita del Presidente albanese Bajram Begaj




Portocannone ha vissuto una giornata che resterà impressa nella memoria di tutti: una giornata di emozione, identità e profondo legame tra popoli. La nostra comunità arbëreshe ha accolto con orgoglio la visita istituzionale del Presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj,  un evento che ha dato voce alla storia, alla tradizione e soprattutto al futuro delle nuove generazioni.

Ad accogliere il Presidente non c’erano solo autorità e rappresentanti locali, ma soprattutto loro: gli studenti della scuola  di Portocannone, protagonisti di un momento di cultura e sentimento autentico.

La celebrazione è iniziata con il ballo tondo tradizionale arbëreshe, simbolo dell’unione e della forza comunitaria. Le mani intrecciate dei ragazzi e delle ragazze, i colori vivaci dei costumi, i passi che raccontano secoli di storia: tutto ha creato un momento di festa e orgoglio culturale. Tradizione e giovinezza si sono incontrate in un girotondo che non è stato solo danza, ma dichiarazione d’identità.


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Con grande impegno e partecipazione, i ragazzi hanno preparato un canto in lingua arbëreshe dedicato alla memoria di Silvana Licursi, figura amata e faro della tradizione culturale locale, recentemente scomparsa. Le loro voci, unite in un coro commosso e potente, hanno attraversato il silenzio della piazza e toccato il cuore di tutti i presenti. È stato un omaggio semplice ma profondamente sincero, capace di parlare non solo di perdita, ma anche di continuità: ciò che viene trasmesso con amore non si spegne mai.

La visita si è conclusa con un momento culturale di grande valore: l’allestimento di una doppia mostra dedicata all’arte e al dialogo tra culture con una selezione di opere di Ibrahim Kodra, il celebre pittore albanese riconosciuto nel mondo per il suo stile unico e simbolico, ponte tra tradizione balcanica e avanguardia europea. 

All’esterno, invece, è stata allestita una seconda mostra, questa volta interamente realizzata dagli studenti, che si sono lasciati ispirare proprio dal linguaggio pittorico di Kodra per dare vita a opere originali. Un’installazione collettiva che racconta la forza dell’immaginazione e del dialogo tra passato e futuro attraverso l’arte.







La visita del Presidente albanese non è stata solo una cerimonia ufficiale: è stata soprattutto un incontro umano, uno scambio di sguardi, storie e appartenenze. Ha ricordato a tutti noi che le radici non sono catene, ma ali: ci tengono uniti e allo stesso tempo ci permettono di crescere, aprendoci al mondo senza perdere la nostra identità.

Oggi più che mai, il legame tra la nostra comunità e la madrepatria albanese è vivo, necessario e forte. È un legame fatto di memoria e visione, di tradizione e dialogo, di cultura e rispetto reciproco. E ciò che lo rende davvero speciale è che continua a rinnovarsi attraverso i giovani, custodi del passato e costruttori del domani.

Portocannone ha parlato con il linguaggio della cultura e dell’accoglienza. E lo ha fatto nel modo più bello: insieme.




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