💖I ragazzi del "John Dewey" dicono NO alla violenza sulle donne👠

Anche l’Istituto John Dewey ha preso parte a “Sreet workout”, la camminata in rosso, organizzata dal Comune di San Martino in Pensilis, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Infatti, dopo i saluti del Sindaco Giovanni Di Matteo che ha ricordato l’importanza dell’evento, ormai giunto al decimo anno, per continuare a sensibilizzare i cittadini su tematiche basilari per la vita di tutti, alcuni alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado hanno preso la parola per dar voce a Giulia Cecchettin e alle altre vittime di questi ultimi mesi, ricordando le loro storie, nonché per manifestare le loro paure e i loro pensieri, già dibattuti ampiamente in classe con i rispettivi docenti: - «Sono Martina e ho paura di far battere il cuore a un ragazzo, perché se poi s’innamora dovrò stargli vicino per sempre».- Questa e tante altre riflessioni hanno dato il via alla passeggiata simbolica tra le principali vie del Paese in cui tutti i presenti, guidati da Silvia Verratti e dagli istruttori della Flyzone di Termoli, hanno cantato, ballato, urlato in nome di chi non può più farlo: per Giulia, per le tante, troppe, vittime di femminicidio, per contrastare l’idea violenta di possesso sulla vita e sul corpo delle donne, per ribadire che ogni donna deve crescere libera di sapere, di amare, di sognare, insomma “libera di essere libera”; per ricordare l’importanza di “far rumore”, di non nascondere mai le proprie paure.

Come ricordato anche dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, bisogna velocizzare un percorso in cui le donne e gli uomini si incontrino per costruire insieme un’umanità migliore, nella differenza e nella solidarietà, consapevoli che non può esserci amore senza rispetto e senza l’accettazione della libertà altrui; questa iniziativa è nata proprio con questo scopo. Il corteo ha concluso la sua marcia davanti al Comune per un’ultima riflessione: l’amore è sempre paziente, discreto e gentile, non è mai geloso e violento. Impariamo a distinguere chi ci ama davvero e a offrire il nostro sostegno alle tante donne ancora oggi in difficoltà; solo così avremo un mondo migliore, senza altre vittime innocenti da piangere.


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