Ogni parola ha un peso: l’I.C. "John Dewey" tra educazione alla rete, gentilezza e contrasto al bullismo e al cyberbullismo

Anche quest’anno il nostro Istituto ha promosso e portato avanti importanti iniziative per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. In sinergia e cooperazione con la Rete di scuole Uniti tutti contro il cyberbullismo, di cui è scuola capofila, ha delineato percorsi comuni, con attività, eventi e interventi che hanno formato e accompagnato gli alunni in un percorso incentrato e legato all’Educazione civica e digitale, nell’ottica di un pieno benessere fuori e dentro la scuola.

L’intero percorso ha avuto inizio con un convegno organizzato dalla Cooperativa Benessere dell’ambito sociale di Larino, dove la Prof.ssa Giuliana Muccino, Referente Bullismo e Cyberbullismo, è intervenuta riportando l’esperienza della scuola con il progetto "Patente di Smartphone", che ha fatto emergere prospettive interessanti per un'educazione al digitale. Un importante stimolo culturale che ha dato avvio ad azioni formative ed informative per insegnanti, genitori e alunni.

A tal proposito, i docenti dell'Istituto hanno ricevuto una specifica formazione sull’uso sicuro della Rete, che ha concesso loro una piena preparazione sulle tematiche, garantendo adeguate conoscenze utili per il lavoro svolto quotidianamente in classe con gli alunni. Dopo aver ricevuto il consenso alla visione (vista la difficile e delicata tematica trattata), gli alunni si sono recati nel mese di marzo presso il cinema Oddo di Termoli per la visione del film "Il ragazzo dai pantaloni rosa", che narra la storia di Andrea Spezzacatena, un ragazzo morto suicida perché vittima di episodi di bullismo e cyberbullismo.

Questo stimolo culturale ha dato avvio alle riflessioni e alle attività degli alunni, che hanno compilato una scheda filmica a riguardo e realizzato interessanti prodotti finali, frutto di rielaborazioni personali sulle tematiche trattate.

Il 16 aprile 2025 si è tenuto un intervento incisivo e di valore con l’Ispettrice Eleonora Urbano della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Campobasso, che con professionalità e leggerezza ha trattato importanti tematiche relative alla sicurezza in rete e agli atti di cyberbullismo. Con diversi materiali e video-stimolo ha suscitato negli alunni coinvolgimento e partecipazione, portandoli a riflettere su quanto le azioni e le parole che utilizziamo nel virtuale possano avere importanti ripercussioni nella vita reale. I bambini della V Primaria, che hanno partecipato all’evento insieme agli alunni delle classi seconde della secondaria, sono intervenuti con entusiasmo e curiosità, ponendo numerose domande all’Ispettrice che, infine, ha consegnato loro il Diploma di Sentinella del Web. Un’azione, questa, comune alla Rete di scuole, che mostra l’importanza di collaborare per mettere in pratica e favorire una cultura digitale anche e a partire dai più piccoli.

I lavori e le attività svolte sono, infine, confluite in tre conferenze finali, organizzate nei tre Plessi del nostro Istituto.

Portocannone – Convegno “Semi di gentilezza”

Il Comune, in collaborazione con la nostra scuola e con l’Associazione STOP BULLISMO Odv di Macchia d’Isernia, ha organizzato il convegno “Semi di gentilezza”. Hanno partecipato la nostra DS Immacolata Lamanna, l’Assessore alla Cultura Valentina Flocco, il Presidente dell’associazione Fabio Iannucci, lo psicologo Nicola Malorni, l’assistente sociale Daniele Acquasana e il giornalista e scrittore molisano Giovanni Mancinone. L’Assessore Flocco ha aperto l’incontro introducendo la parola Empatia, sottolineandone l’importanza insieme alla gentilezza, che “deve diventare un modo d’essere che prescinde dall’educazione”. È poi intervenuta la DS Immacolata Lamanna, sottolineando l’importanza di giornate come questa, parlando del percorso che l’IC John Dewey fa a partire dalla formazione dei docenti e dall’unione con la rete di scuole, sottolineando la speranza nutrita che i ragazzi giovino di quanto si faccia a scuola e che portino anche nella vita oltre la scuola questi insegnamenti. Lo psicologo Nicola Malorni ha poi preso parola, guidando un momento di mindfulness della gentilezza: ha invitato i presenti a chiudere gli occhi e immaginare un gesto di gentilezza verso una persona cara e la sua reazione, poi a spostarsi con la mente nel giardino e fare un gesto gentile. Sempre a occhi chiusi, ha proposto di ricordare un’esperienza di dispiacere, accogliendo anche la sofferenza con gentilezza, respirando profondamente e sottolineando che anche in un luogo o con una persona che non ci piace, possiamo trovare qualcosa di bello. Ha spiegato che essere gentili non significa giustificare chi fa del male, ma accogliere la propria sofferenza e darle dignità. Le emozioni, anche quelle negative, ci parlano e vanno ascoltate. La gentilezza, ha detto, è una medicina: rafforza il sistema immunitario, allunga la vita (influenza i telomeri), migliora la socialità e riduce lo stress. Ha concluso dicendo ai presenti: “Andate a casa e dite che dovete insegnarci la gentilezza e farci una cura di gentilezza”In seguito l'intervento di Daniele Acquasana, assistente sociale che collabora con il Tribunale per i Minorenni, che ha parlato ai ragazzi della responsabilità come impegno e scelta consapevole. Partendo dalle parole di una bambina (“Essere autonomi è guardare se stessi”), ha sottolineato che la gentilezza è legata alla fiducia e non è solo educazione formale, ma un atteggiamento profondo. Ha ribadito l’importanza dell’impegno condiviso nel contrastare il bullismo con la gentilezza. La docente Giuliana Muccino, Referente per il bullismo e il cyberbullismo, ha infine presentato i lavori degli alunni delle classi seconde e quinte, illustrando le azioni che la scuola porta avanti per prevenire tali fenomeni e l’importanza della formazione di docenti e genitori. Le classi Quinte della scuola primaria hanno trattato del percorso affrontato sulla tematica della gentilezza a partire dal libro illustrato Gentile; le classi prime e terze della secondaria hanno mostrato il loro Padlet sulla Gentilezza e le riflessioni scaturire dalla lettura del libro Wonder; le classi seconde hanno riportato i lavori comuni alle scuole della rete con la compilazione del diario digitale di monitoraggio delle loro abitudini sull'uso della Rete e dei dispositivi digitali, il puzzle delle parole del Web, accompagnato da frasi significative e creazioni grafiche, e le attività sulla tematica del bodyshaming. A conclusione del convegno, l’intervento di Fabio Iannucci, presidente dell’Associazione Stop Bullismo, che ha raccontato la nascita dell’associazione e illustrato le iniziative portate avanti per sensibilizzare e intervenire concretamente sui territori. Ha chiuso il suo intervento con una frase significativa, che ha recitato insieme ai ragazzi, e che li ha invitati a ricordare: “Ieri è passato, domani non lo vediamo, è adesso che è perfetto, perché adesso ci siamo”.


Ururi – Conferenza finale del 4 giugno 2025 - "Uniti tutti contro il Cyberbullismo!"

La seconda conferenza si è svolta a Ururi il 4 giugno. A introdurre l’incontro, la Dirigente scolastica Immacolata Lamanna, che ha illustrato il percorso svolto dagli alunni, sottolineando il ruolo fondamentale delle famiglie e la necessità di coinvolgerle attivamente, soprattutto nella formazione sull’uso consapevole della rete, a tutela del benessere digitale degli studenti. Ha parlato della rete di scuole, delle azioni condivise e del senso di un progetto che ha offerto stimoli culturali a partire dalla visione di un film d’impatto, ringraziando i genitori per il consenso alla visione, vista la delicatezza dei contenuti trattati. Ha poi preso la parola la prof.ssa Giuliana Muccino, referente per il bullismo e cyberbullismo, che ha parlato del Manifesto della comunicazione non ostile e della sua applicazione concreta, distribuendo copie cartacee a genitori e alunni, e richiamando tutti all’importanza delle parole, dell’esempio e dell’empatia. Ha illustrato i lavori degli alunni racchiusi in un padlet: il video dei bambini di quinta primaria, che includeva riflessioni, disegni, cartelloni anche in inglese, e un cortometraggio con testo originale scritto da un’alunna e interpretato dalla classe, con la poesia sulla diversità vincitrice del concorso “I colori della vita” dedicato ai piccoli angeli di San Giuliano di Puglia. Gli alunni di seconda hanno, poi, preso parola presentando i loro lavori sul film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”: un’intervista ideata per la mamma del protagonista, messa in scena da due ragazze, una lettera a Christian, il bullo, cartelloni sul linguaggio online, un fumetto con un finale alternativo alla storia di Andrea Spezzacatena che ribadiva l’importanza di chiedere aiuto, oltre a elaborati grafici creati a mano e digitalizzati su Canva, presentati dagli stessi studenti. Ha concluso Don Michele Di Legge, il parroco del paese, con un intervento personale e sentito sulla differenza tra emozione e commozione, ricordando la sua esperienza da seminarista, la fiducia ricevuta da un amico, e quanto possa fare la differenza il credere nelle potenzialità degli altri. Ha ricordato che è importante chiedere scusa, e che anche chi sembra in difficoltà può farcela, se sostenuto nel modo giusto.


San Martino in Pensilis – Conferenza finale del 5 giugno 2025 - "Uniti tutti contro il Cyberbullismo!"

Ultima tappa a San Martino in Pensilis, dove la conferenza si è aperta con la prof.ssa Muccino che ha introdotto il senso del progetto a partire dalla parola “empatia”, illustrando i principi del Manifesto della comunicazione non ostile e invitando i presenti a firmarlo, ricordando che, anche se nato per il web, è valido nella vita quotidiana. Ha presentato i lavori della classe quinta A primaria: riflessioni grafiche e pensieri su bullismo, cyberbullismo, solitudine, indifferenza, scelta tra bene e male. La classe quinta B ha presentato il video “Siamo tutti capitani”, in cui i bambini hanno scelto animali simbolici per raccontare sé stessi, e spiegato come la diversità sia una ricchezza e come ognuno abbia bisogno dell’altro. I ragazzi della seconda A secondaria hanno illustrato il loro diario digitale, mostrando dati sull’uso della rete e proposte per un uso più consapevole, riflettendo sul tempo trascorso online e suggerendo alternative. Hanno poi spiegato il significato delle parole del web da loro scelte e disegnate, dando così un senso personale e collettivo al lavoro. Sempre la seconda A ha illustrato i lavori legati al film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, tra cui una lettera ad Andrea, dimostrazione di empatia matura, oltre ad altri elaborati: il cartellone della gentilezza, con pensieri staccabili e condivisibili, il puzzle delle parole della rete, riflessioni sul bodyshaming e sull’artista BigMama, con cui i ragazzi hanno mostrato una profonda consapevolezza emotiva e sociale. Ha concluso la dirigente Lamanna, facendo sintesi delle tematiche affrontate, richiamando i principi dell’Istituto “John Dewey” e sottolineando il valore del parlare, del chiedere aiuto, del riconoscere cosa non va. Ha ribadito la centralità della formazione, sia per i giovani che per gli adulti, e il ruolo della scuola come motore culturale e formativo, presidio di legalità e cambiamento. Il Sindaco di San Martino in Pensilis Giovanni Di Matteo ha, infine, chiuso la conferenza ricordando l’importanza della formazione dei giovani cittadini, del pensiero critico e della capacità di prendere posizione, anche quando è difficile, contro l'indifferenza, perché solo così si cambia ciò che non funziona.









Per visionare i lavori dei tre plessi, clicca qui Uniti tutti contro il bullismo e il cyberbullismo! 2024/2025

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