PERCORSI DI PACE: Insieme per la tradizione
La
scuola, secondo Dewey, è un luogo che “diventa una forma di vita
sociale, una comunità in miniatura, una comunità che ha un’interazione continua
con altre occasioni di esperienza al di fuori delle mura della scuola”.
In un mondo sempre più connesso ma
spesso frammentato, la scuola si riscopre crocevia di culture, linguaggi e
tradizioni. È tra i banchi, nei corridoi e durante le attività condivise che
prende forma un dialogo profondo tra passato e presente, tra radici e futuro.
Quando le tradizioni culturali entrano in classe, non si limitano a
raccontare storie antiche: diventano strumenti vivi di riflessione, ponti
tra identità diverse, occasioni per crescere insieme nel rispetto e
nella consapevolezza. In questo incontro fertile tra cultura e istruzione, il
pensiero si fa comunità e la scuola si trasforma in laboratorio di
cittadinanza, dove ogni voce può trovare ascolto e ogni diversità diventa
ricchezza.
È questo che abbiamo vissuto oggi alla conferenza di presentazione della manifestazione Insieme per la pace in programma il 28 maggio.
Nella nostra scuola è stato
realizzato un progetto di educazione alla pace che ha coinvolto
attivamente alunni, insegnanti e realtà del territorio. Un percorso ricco di
emozioni e riflessioni, in cui la scuola si è aperta alla comunità per
costruire insieme un messaggio di speranza e rispetto reciproco.
Laboratori, incontri con testimoni di pace, momenti artistici e attività
condivise hanno reso i ragazzi protagonisti di un cammino che va oltre i
confini dell’aula. Grazie alla collaborazione con associazioni locali, enti e
famiglie, il progetto ha dimostrato quanto sia importante fare rete per
educare alla convivenza e al dialogo, gettando semi di futuro nelle menti e
nei cuori delle nuove generazioni. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare nei
confronti della necessità di avere atteggiamenti favorevoli alla pace, in ogni
luogo e situazione, con il fine di trasformare i problemi del mondo
contemporaneo e di trasformare il futuro.
La conferenza di oggi e la manifestazione del 28 maggio rappresentano momenti importanti, ma non la conclusione del progetto. Sono tappe significative delle attività svolte durante questo anno scolastico, che continueranno a vivere e a svilupparsi anche in futuro, con nuovi incontri e iniziative dedicate ai valori e agli obiettivi condivisi.
Vi starete chiedendo il nesso tra le cose. Educare alla pace e correre i carri?
È molto semplice…Durante una competizione sportiva e durante la nostra amata corsa dei carri, si è avversari solo nel momento della gara. È lì, sul campo, sul percorso, che ognuno mette in gioco le proprie capacità, la determinazione e l’impegno per cercare la vittoria. Ma questo non significa essere nemici: l’avversario è colui che ci stimola a migliorare, a superare i nostri limiti, a dare il meglio di noi.
Fuori dalla gara, però, tutto cambia. Finita la sfida, si torna a essere persone che condividono gli stessi valori: passione, sacrificio, rispetto delle regole e dell’altro. Lo sport insegna che il vero spirito competitivo non è quello della rivalità cieca, ma della crescita reciproca. Si può lottare con grinta durante una partita e poi stringersi la mano, sorridersi, riconoscere il valore dell’altro. Dobbiamo fare lo stesso anche per onorare la nostra tradizione… Perché la competizione finisce con il fischio finale, la corsa con l’arrivo davanti alla Chiesa, ma il rispetto e l’amicizia restano. E rispetto e amicizia sono la base solida per creare percorsi di pace.
Un grande apprezzamento per il lavoro del Consiglio Comunale dei Ragazzi che con entusiasmo, impegno e senso di responsabilità ha organizzato una manifestazione ricca di significato, dedicata alla pace e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Grazie alla loro capacità di tradurre gli obiettivi civici in azioni concrete, hanno saputo coinvolgere l’intera comunità in un momento di riflessione e condivisione. Il loro lavoro è esempio di cittadinanza attiva e dimostra quanto i giovani possano essere protagonisti del cambiamento, custodi del passato e costruttori di un futuro migliore.
Un sentito ringraziamento alla Dirigente Scolastica, che con costante disponibilità, sensibilità e visione educativa, sostiene ogni iniziativa con entusiasmo e spirito di collaborazione. La sua attenzione nel valorizzare le idee dei ragazzi e dei docenti rende la scuola un luogo vivo, aperto al dialogo, all’innovazione e alla crescita condivisa. Grazie alla sua guida attenta e al suo impegno, ogni progetto diventa un’opportunità per costruire insieme una comunità scolastica più unita, creativa e orientata al bene comune.
Un sincero riconoscimento al Sindaco, sempre presente e disponibile a favorire l’incontro tra scuola e istituzioni, nel segno di una collaborazione sana e costruttiva. La sua vicinanza concreta al mondo dell’educazione e la volontà di creare sinergie tra territorio e scuola rappresentano un valore fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi e per il rafforzamento del senso civico nella comunità. Grazie al suo impegno, ogni iniziativa si arricchisce di significato e diventa occasione di partecipazione attiva e condivisa.
Un grazie di cuore alle famiglie
e alle associazioni dei carristi che hanno partecipato con entusiasmo e
grande disponibilità al nostro progetto. La loro presenza è stata preziosa e il
loro atteggiamento gentile e aperto ha reso speciale l’incontro con i nostri
bambini e ragazzi. Non si sono tirati indietro nemmeno di fronte alle domande
più curiose e, a volte, difficili, accogliendole sempre con il sorriso e con la
voglia di raccontare. È anche grazie a loro se i nostri alunni hanno potuto
vivere un’esperienza autentica, ricca di emozioni, scoperte e legami con il
territorio.
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