☺Il ritorno di Claudio Ferrante all’Istituto John Dewey per un viaggio di consapevolezza, empatia e civiltà
☺Dopo due anni Claudio Ferrante, responsabile delle Politiche Sociali per la disabilità Abruzzo-Molise e presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate è tornato a incontrare gli studenti dell’Istituto Comprensivo John Dewey di San Martino in Pensilis. Un ritorno atteso e fortemente voluto, che ha lasciato nuovamente un segno nei cuori dei giovani partecipanti, arricchendo il loro percorso formativo. L’8 e il 9 maggio, infatti, gli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno preso parte a due giornate intense e coinvolgenti, inserite all’interno del progetto “Sentinelle di civiltà e felicità”, promosso dal Dirigente scolastico Immacolata Lamanna e dall’Assessore alle Politiche Sociali del comune di San Martino in Pensilis, Nicola Macro, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della disabilità e sull’urgenza di abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche – e soprattutto- quelle mentali e culturali, che spesso derivano da pregiudizi e discriminazioni ancora troppo radicate nella società. Il primo momento dell’incontro si è svolto il giorno 8 nell’Auditorium della Scuola Primaria, dove Claudio Ferrante, accompagnato dalla segretaria dell’associazione, Mariangela Cilli, ha guidato gli alunni in una riflessione collettiva attorno a un tema tanto semplice quanto rivoluzionario: la felicità.
Attraverso brainstorming, video e laboratori empatici, Ferrante con la sua straordinaria energia comunicativa e con una carica umana che ha conquistato tutti, ha ribaltato la prospettiva abituale dei ragazzi, portandoli a comprendere che la felicità non è un traguardo riservato a pochi, ma una meta accessibile a tutti in ogni condizione, superando ostacoli e sfide con determinazione, sorriso e coraggio. Tre parole hanno risuonato con forza durante l’incontro: valigia, felicità, sorriso. La valigia rappresenta il bagaglio personale che ciascuno porta con sé, un contenitore di esperienze, emozioni, conoscenze e valori. Claudio Ferrante ha voluto arricchire simbolicamente le valigie dei nostri studenti, dando loro strumenti per affrontare la vita con consapevolezza e spirito positivo. I laboratori empatici, infatti, hanno aiutato gli studenti ad allargare la propria visione del mondo e a comprendere quanto siano fortunati perché hanno la possibilità di scegliere ogni giorno di essere felici e di contribuire al benessere degli altri. Il suo messaggio è stato chiaro e potente:
“La regola più importante della vita è essere felici 10 e lode!”.
Una lezione che ha fatto breccia, accendendo un entusiasmo autentico tra gli studenti, che hanno partecipato con attenzione curiosità e coinvolgimento emotivo. Il giorno seguente, il progetto è entrato nel vivo con una passeggiata empatica: un’esperienza concreta che ha permesso agli studenti di mettersi, letteralmente, nei panni di chi vive ogni giorno con una disabilità motoria. Seduti su una carrozzina, i ragazzi hanno percorso alcune aree antistanti la scuola, scoprendo quanto possa essere difficile, se non impossibile, compiere azioni quotidiane come attraversare un marciapiede; un gradino di pochi centimetri, che normalmente passa inosservato, può diventare una barriera insormontabile. La mattinata è terminata con la consegna dei diplomi a tutti i partecipanti e con i saluti del Sindaco Giovanni Di Matteo che, dopo aver ringraziato i presenti, ha ribadito l’importanza del progetto in quanto dare ai giovani il valore della sensibilità significa aiutarli a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle degli altri, oltre a stimolare la loro attenzione verso il mondo circostante e i problemi sociali.
Accanto agli studenti hanno partecipato con attenzione anche i docenti che, con impegno e sensibilità, proseguiranno questo cammino nelle aule affinché l’esperienza non resti isolata, ma diventi parte integrante del progetto educativo della scuola. Solo così l’integrazione scolastica può diventare reale e funzionale a quella sociale, preparando non solo studenti più consapevoli, ma cittadini migliori, pronti a costruire una società più equa e civile.
Ancora una volta Claudio Ferrante, citando Roberto Benigni, ha lasciato in eredità ai nostri studenti un messaggio profondo, un seme da coltivare giorno per giorno:
“Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità.”
Un messaggio che gli studenti porteranno nel cuore, custodito nella loro valigia della vita.
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